Visita alla Torre di Leivi

 

Venerdì 16 agosto 2013 – il nostro Centro di Cultura è stato accolto dall'attuale proprietario della torre
di Leivi per una visita.                                            

    L'invito, riservato ai soci della TORRE, ha permesso di accedere ad un monumento storico importante
    non solo per Leivi, in quanto la torre era parte di un ampio circuito di torri di avvistamento e segnalazione.

 

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    Si accede attraverso un arco massiccio, assolato, circondato da una vegetazione lussureggiante ...

 

 

 

LA TORRE ... sulla Torre ...

 

 

    La salita al tetto, particolarmente ardua, ha permesso di fruire di un panorama a 360° sul territorio di
    Leivi e sulla costa ...

 

 

                    tante case immerse nel verde ...

 

 

                    stupendi alberi sempreverdi ...

 

 

 

                    una luce abbagliante ... è Liguria, è Leivi ...

 

 

                    un'ultimo sguardo, poi scenderemo dabbasso ...

 

Qualche cenno storico sulla torre dal libro Leivi-Storia di una comunità edito nel 2011:

Leggiamo nella lista delle spese del 18 dicembre 1392 effettuate dal Podestà di Genova, inviato nella Riviera di Levante in veste di pacificatore, il costo della riparazione del Castello della Mereta: 21 lire e 5 soldi mentre il salario del castellano e di nove uomini di guardia ammonta a 50 lire mensili.

• Gli uomini della villa di Leivi e del Curlo nominano loro procuratori e sindaci Bertoldo Sirocii e Domenico di Buongiovanni per accendere un mutuo fino a 10 lire; l'atto viene stipulato in Castro de Levi il 1° giugno 1366.

• Pochi giorni dopo, il 14 giugno anche gli uomini di Honeto per lo stesso motivo e davanti allo stesso notaio nominano un sindaco e procuratore.

• Dov'è il Castello di Leivi? In altri documenti trovo citato il castello di Mereta: costa Mereta, a detta degli abitanti corrisponde alla costa della Crocetta e quindi sta proprio a valle dell'attuale torre del 500.

• Forse il capitano Giacomo Solari nell'edificare la sua torre, quale elemento di prestigio dopo la nomina a Conte, utilizza le pietre di una preesistente costruzione padronale che si trova nelle vicinanze.

• Il 5 ottobre 1496 l'imperatore Massimiliano d'Austria passa per Chiavari dove viene ospitato nel Palazzo di Gregorio Rivarola ed è così soddisfatto dell'accoglienza che alla partenza nomina il suo anfitrione e sedici suoi congiunti Conti Palatini del Sacro Romano Impero con Privileggio di Nobiltà: concede l'aquila imperiale da aggiungere al loro stemma che era un leone in campo vermiglio.

• Quando l'Imperatore riparte lo accompagnano molti ricchi borghesi tra cui i fratelli Batta Antonio e Gerolamo Costaguta, che gli danno ospitalità in un loro palazzo a La Spezia: alla partenza elegge anche loro Conti Palatini.

• Ma da Chiavari lo accompagnano in armi, fino al fiume Magra, anche Giacomo Solari, soprannominato Razzino, e suo figlio Pellegro, con cento loro parenti in armi, tutti Solari e tutti di Leivi; giunti a Pisa anche Giacomo e Pellegro Solari vengono nominati Conti Palatini.

• Il diploma di nomina è datato in Pisa 14 novembre (o ottobre) 1496 e sarà confermato il 10 aprile (o agosto) 1692 da Leopoldo I a Gio Luca Felice Solari, figlio di Giambattista, con l'aggionta di Nobiltà in tutti li Regni e Provincie di Casa d'Austria: Gio Luca (altrove Gio Luigi) Felice Solari, figlio di Gio:Agostino, in disgrazia presso il Capitano di Chiavari Conte Gio Stefano Gentile, viene condotto dagli sgherri sino all'atrio della Cittadella, dove paga un debito che gli viene contestato, ma, piccato per l'affronto subìto, parte subito dopo per Vienna, dove l'Imperatore Leopoldo I gli conferma i Privilegi accordati ai suoi antenati Giacomo e Pellegro Solari.

• Ritorna con una lettera di risentimento dell'imperatore diretta al Senato di Genova e il Capitano di Chiavari è chiamato a rispondere del "sopruso" davanti al sovrano. Sembra che il Capitano venga sostituito alla guida della città per il restante tempo del suo mandato dallo stesso Solari.

• Il Rocca, nel 1793, constata di persona l'esistenza del documento, che attesta la nobiltà concessa nel 1496 e ratificata alla fine del 600, e che si trova in un quadro in casa di Francesco Solari a Chiavari.

• Nel 1811 i Solari assumono il titolo di Cavalieri come derivanti dal famoso Giacomo Solari, conte palatino.

 

• Il serenissimo Senato di Genova il 25 gennaio 1575 elegge Capitano della valle di Levi, del Capitaneato di Chiavari Antonio del Solaro acciocché diffenda quel luogo da ogni forza nemica che sopravenissi e come da sua Patente si può vedere.

• Quindi il Capitano della Valle di Leivi non è un cappellano, ma un'autorità militare, il che gli consente di mettere un'epigrafe sulla torre.

• Antonio Solari discende da Guiberto, onorato del titolo di Magnifico dalla Repubblica nel 1300 e naturalmente da Giacomo Solari che ha onorato la famiglia ricevendo il titolo di Conte Palatino nel 1496.

 

• Antonio Solari edifica dunque a Leivi la torre con lo stemma dei Solari scolpito con l'iscrizione D. Antonius de Solariis q. Laurentii 1578.

• Il nipote di Antonio, Pellegro, va ad abitare nel Regno di Napoli (a Monteleone di Calabria) e vende ad altro ramo della famiglia Solari la Torre.

• Dopo molte vicende la Torre passa in proprietà del chiavarese Edoardo Repetto, che amante della pace trasforma i sotterranei, un tempo adibiti a prigione, in cantina speciale da cui attinge volentieri per offrire ai passanti un generoso bicchiere di vino delle colline di Leivi.

• Con la famiglia Repetto i Solari hanno già avuto a che fare nel 1613 quando Li Solari padroni della casa di curado Repetto non vollero che si allongasse la chiesa [di S.Giovanni Battista] di una cappella e vi fecero uccidere un mazzacano per non levarsi la vista del mare ad un balcone. Evidentemente le liti di condominio esistevano anche allora e non andavano per il sottile ...

 

 

Un ringraziamento ad Alberto Bagna per la squisita ospitalità e per l'ottimo concerto che ha ospitato la sera stessa ai piedi della torre.